[risolto] Su Chrome appare una banda nera in alto che impedisce di cliccare sulle schede o sui pulsanti della finestra

Problema: Su Windows 10, utilizzando due monitor, su Chrome appare una banda nera in alto che impedisce di cliccare sulle schede, sul menu delle opzioni oppure sui pulsanti della finestra.

Soluzione: Aprire il task manager premendo ALT+CTRL+CANC e andando su Gestione Attività, andare in Dettagli e trovare il processo dwm.exe. Terminare il processo. Il processo dovrebbe riavviarsi da solo, risolvendo il problema.

Più nel dettaglio sembra che si tratti di un bug, già noto dalla seconda metà del 2018, di Windows 10. Nel caso specifico il problema si presenta nella maniera seguente:

Lì dove dovrebbero esserci le schede ed i pulsanti della finestra c’è solo una striscia nera. Il problema si presenta solamente a schermo intero e su un singolo monitor.

Riducendo la finestra, oppure aprendola a schermo intero su un altro monitor, il problema non sembra presentarsi. Dei due o più monitor non c’è uno “preferito” dal problema, avviene in modo casuale su qualunque. L’unica soluzione possibile sembra il riavvio del sistema.

Un’altra soluzione suggerita da Microsoft è quella di disabilitare l’accelerazione hardware in Chrome, ma questo non sembra incidere in alcun modo sulla questione, tanto più che io l’avevo disattivata da principio e la cosa è iniziata a succedere diverso tempo dopo.

In sostanza sembra che al momento, a meno che non correggano questo errore con qualche nuovo aggiornamento, l’unica soluzione concreta, a parte il riavvio, sia quella di terminare il processo dwm.exe (Desktop Windows Manager). Una volta terminato, il processo si riavvierà da solo e il problema non dovrebbe presentarsi, almeno per un po’.

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[virtualbox] Errore E_FAIL (0x80004005)

Problema: Risulta impossibile avviare qualunque macchina virtuale e viene mostrato un errore del tipo Errore E_FAIL (0x80004005)

Soluzione: Disinstallare VirtualBox e reinstallarlo da capo

A qualcuno potrà far sorridere che la soluzione sia così drammatica, ma non sembra esserci altro modo. Anche cercando online pare che nessuno abbia trovato un’altra soluzione soddisfacente. Ho anche provato a “riparare” VirtualBox, utilizzando il suo stesso installer, ma la situazione è addirittura peggiorata, dal momento che sono spariti tutti i collegamenti dal menu Start.

A quel punto ho deciso di reinstallare da zero il programma. Per farlo è sufficiente avviare una nuova installazione e scegliere l’opzione Rimuovi.

Dopodiché la rilanciamo per l’installazione pulita. Niente timore per le configurazioni fino a quel momento.

Se disinstalliamo VirtualBox in questo modo, senza fare ulteriori pulizie, e lo reinstalliamo nella medesima posizione, tutte le configurazioni personalizzate dovrebbero essersi salvate.

L’errore si era presentato a seguito di un’interruzione improvvisa di VirtualBox, causata da un fantastico aggiornamento forzato di Windows 10!

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[windows] Programmare spegnimento automatico ad una determinata ora

Obiettivo: Programmare lo spegnimento automatico del computer ad una determinata ora, per esempio alle ore 20 tutti i giorni.

All’interno di Windows è possibile configurare delle attività programmate. Per farlo clicchiamo col destro sul tasto Start e selezioniamo Gestione computer.

Spostiamo su Utilità di pianificazione e poi tra le opzioni a destra scegliamo Crea attività di base.

Seguiamo la procedura guidata e diamo un nome alla nostra pianificazione, per esempio “Spegnimento automatico ore 20”

Scegliamo quando attivare l’attività, per esempio Ogni giorno.

A questo punto ci verrà chiesta la data e l’ora, nonché il numero di ricorrenze.

Scegliamo avvio programma dalla schermata successiva.

A questo punto selezioniamo il programma shutdown.exe e passiamogli il parametro -s

Il parametro -s avvierà lo spegnimento entro 60 secondi dall’esecuzione, altrimenti possiamo impostare lo spegnimento ad un tempo prefissato con il parametro -t, per esempio -t 30 per avviare lo spegnimento entro 30 secondi, o -t 0 per avviarlo immediatamente.

Premiamo avanti e poi fine.

 

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[xamarin] Pubblicare app iOS in beta su TestFlight da Visual Studio 2017 su Windows

Obiettivo: Pubblicare la beta di una app per iOS, sviluppata con C# e Xamarin su Visual Studio 2017 per Windows

Per molti sarà una banalità, ma ho trovato che la pubblicazione di app iOS da Windows (ok, capisco che me la sto proprio cercando) è una piccola avventura, a differenza di quando si lavora su Android. Anzitutto dobbiamo assicurarci di avere tutti gli ingredienti necessari per poter procedere. Questi comprendono:

Xamarin e Visual Studio 2017 su Windows (nel mio caso specifico Windows 10)

Un Mac con installati Visual Studio 2017 ed Xcode per poter compilare al app.

Application Loader 3.0 (scaricabile da qui) per poter caricare la app online sull’Apple Store.

Un account Apple Developer e uno su iTunes Connect.

Una volta preparata la nostra app e testata sulla macchina virtuale di Xcode, possiamo cominciare a pensare alla sua pubblicazione. Come ho accennato prima tutte le guide online in merito si riferiscono principalmente a Visual Studio 2017 con Xamarin già installati sul Mac, mentre io mi ostino per volerci lavorare da Windows.

Quello che voglio fare è distribuire la app in beta verso alcuni utenti registrati per TestFLight, in modo da poter effettuare un debugging realistico rispetto all’utilizzo degli utenti.

Per poterlo fare anzitutto devo aggiungere degli utenti su iTunes Connect.

Indirizzo: https://itunesconnect.apple.com/

Per farlo mi sposto nell’apposita sezione.

Una volta dentro, da Utenti di iTunes Connect premo sul tasto più e aggiungo un nuovo utente.

A questo punto posso inserire l’indirizzo email col quale ho registrato il mio iPhone sul quale voglio fare le prove, mettendo un nome e cognome come riferimento.

Adesso mi verrà chiesto di selezionare un ruolo per il mio utente.

Scegliendo il ruolo mi verrà detto quali saranno le sue possibilità di accesso, quello che mi interessa è che sia disponibile per TestFlight.

Fatto questo possiamo salvare e spostarci a configurare la parte di Apple Developer.

Indirizzo: https://developer.apple.com/

Anzitutto aggiungiamo il dispositivo sul quale vogliamo far agire l’utente. Spostiamoci su Devices > All (indirizzo: https://developer.apple.com/account/ios/device/) e clicchiamo sul tasto più per aggiungere un dispositivo. Ci verranno chiesti un nome descrittivo e un UDID. Per trovare l’UDID suggerisco la seguente guida.

A questo punto registriamo un identificatore per la nostra app, andando su Identifiers > App IDs (indirizzo: https://developer.apple.com/account/ios/identifier/bundle/create).

Il Bundle ID è quello che abbiamo stabilito nel file Info.plist alla seguente chiave:

Dove com.miodominio.NomeApp è il formato di dominio inverso, un po’ come succede anche su Android.

Una volta aggiunta la app, con le opportune configurazioni, aggiungiamo i certificati per la distribuzione.

Andiamo su Certificates > All e premiamo sul tasto più per aggiungerne uno.

Selezioniamo App Store and Ad Hoc e seguiamo la procedura guidata. Alla fine della procedura ci sarà dato un file di certificato da installare sul Mac dove abbiamo Xcode ed il resto.

NOTA: La medesima cosa si può fare anche da Xcode, andando su Preferenze > Account > Gestisci certificati e cliccando sul tasto aggiungi.

Ora spostiamoci a creare un Provisioning Profiles di distribuzione.

Per farlo andiamo su Provisioning Profiles > Distribution (indirizzo: https://developer.apple.com/account/ios/profile/production)

Clicchiamo sul tasto più per aggiungere un profilo e selezioniamo un profilo di distribuzione Ad Hoc.

Seguiamo le istruzioni. Alla fine ci verrà dato un file con estensione *.mobileprovision che dobbiamo mettere sul nostro Mac e cliccarci due volta sopra per installarlo. Apparentemente non succederà nulla, ma il profilo sarà stato installato.

Fatte tutte queste belle cose arriva l’avventura finale. Compilare la app da Visual Studio 2017 che gira su Windows.

Per poterlo fare correttamente è necessario apportare alcune modifiche.

Anzitutto apriamo Info.plist e assicuriamoci di aver impostato correttamente i parametri di compatibilità.

Assicuriamoci di aver impostato correttamente la lingua:

Ma soprattutto di aver inserito il parametro per il beta testing:

Adesso apriamo Entitlements.plist e assicuriamoci di inserire anche qui il medesimo parametro:

Spostiamoci sulle proprietà della nostra app e configuriamola nel modo seguente:

In questo modo l’esportazione avverrà nella cartella bin\iPhone\Ad-Hoc dentro la radice del progetto, dove verrà creato un file con estensione *.ipa.

Assicuriamoci anche che sia visibile l’identità giusta della firma ed il corretto profilo di provisioning. A tale proposito, qualora non fosse possibile vederli, consiglio di aprire e chiudere Visual Studio o lanciare una compilazione sul Mac collegato in rete.

Assicuriamoci anche di aver configurato la giusta impostazione di compilazione, che nel mio caso risulta così:

Se abbiamo fatto tutto come si deve troveremo nella suddetta cartella, bin\iPhone\Ad-Hoc, il nostro file *.ipa.

Spostiamolo sul nostro Mac e apriamo Application Loader.

Clicchiamo su Delivery Your App e poi su Choose. Scegliamo il file *.ipa da caricare e attendiamo la fine del caricamento.

Se tutto è andato bene la nostra app diventerà disponibile per il test agli utenti che abbiamo selezionato precedentemente.

Errori comuni

Di seguito riporto alcuni errori comuni che sono stati generati da Application Loader o inviati via email al momento dell’invio della app in testing:

  1. Missing beta entitlement – Your app does not include the beta-reports-active entitlement. If you intend to distribute this build via TestFlight for beta testing, please re-build this app with an App Store Distribution provisioning profile. Do not use ad-hoc profiles.
    SOLUZIONE: inserire <key>beta-reports-active</key> nei file Info.plist e Entitlement.plist come descritto precedentemente
  2. the bundle contains a key that is not included in the provisioning profile beta-reports-active
    SOLUZIONE: c’è un errore nel profilo di compilazione, assicurarsi che sia di Distribuzione, come detto prima; maggiori informazioni si trovano qui
  3. Your app does not include the beta-reports-active entitlement
    SOLUZIONE: vedere punto 1, stesso problema
  4. Errore Invalid architecture: ARMv7. 32-bit architectures are not supported when deployment target is 11 or later
    SOLUZIONE: questo è un errore di Visual Studio, per risolverlo è necessario configurare correttamente la Compilazione iOS nelle impostazioni del Progetto, come illustrato in precedenza, inoltre bisogna inserire UIRequiredDeviceCapabilities in Info.plist
  5. ipa file too large
    SOLUZIONE: in questo caso non dipende assolutamente dal file, ma può dipendere dai certificati (vedi all’inizio) oppure dalla velocità della connessione da cui facciamo l’upload; assicuriamoci che il profilo di Provisioning e i certificati siano installati sulla macchina con Xcode.
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[steam] Steam o il gioco non si apre senza riavviare il PC

Problema: dopo aver giocato e chiuso il gioco o Steam, quando si cerca di rilanciare un gioco o Steam stesso, nessuno dei due parte, finché non si riavvia il computer

Questo problema è cominciato ad apparire di recente, senza motivo apparente, ed anzi per un po’ ho pensato che potesse essere collegato in qualche modo a Final Fantasy XV, che avevo installato da poco (ma poi ho scoperto non essere il colpevole). Leggendo in giro ho trovato svariate soluzioni, tra le quali si suggeriva addirittura di disinstallare e reinstallare Steam, e riavviare il PC è comunque una bella seccatura, specialmente se si vuole giocare senza dover chiudere per forza tutti i programmi che si avevano aperti.

La soluzione che per me ha funzionato è la seguente (testata su Windows 10):

  1. Aprire il task manager ed individuare anzitutto ogni eventuale processo di Steam attivo (per aprirlo premere WIN+R e digitare taskmgr, oppure CTRL+ALT+CANC e poi selezionare Gestione Attività)
  2. Individuare un eventuale programma ancora aperto e chiuderlo, cliccandoci sopra col destro e selezionando Termina attività (in generale a me capita dopo che lo riduco ad icona e non sembra ci sia un programma attivo di Steam, ma solo il processo)
  3. A questo punto individuare il servizio Steam Client Service, cliccare col destro e spostarsi sui dettagli
  4. Nei dettagli dovremmo vedere una serie di processi come nell’esempio seguente, cliccare col destro su ciascuno di loro e scegliere Termina Albero Processi (questo è molto importante per chiudere tutte le istanze di Steam, potreste anche notare che Steam.exe non può essere terminato, dando errore di “Accesso negato“, non ve ne preoccupate)
  5. Fatto questo andiamo su Servizi ed individuiamo Steam Client Service, clicchiamoci sopra col destro e scegliamo Riavvia (oppure Avvia, a seconda dei casi)

A questo punto dovrebbe essere possibile far partire nuovamente Steam ed ogni eventuale gioco che si voglia giocare.

E adesso torniamo a divertirci su Eos
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Interrogare foglio di Excel con SQL in VBA

Obiettivo: interrogare e filtrare il contenuto di un foglio excel come se fosse una tabella di un database SQL

Prepariamo anzitutto un file Excel creando un foglio con dei dati come quelli di seguito:

Questo foglio lo chiamiamo DATI. Faccio notare che nella prima riga ho inserito le intestazioni della nostra tabella.

In un secondo foglio andiamo a creare un pulsante che richiamerà un form. L’idea sarebbe quella di creare un metodo di inserimento che guidi l’utente e gli permetta di filtrare una vasta base dati, eseguendo anche dei comandi di ricerca. Il risultato sarà il seguente:

Se proviamo a cercare qualcosa, per esempio “Mar” l’elenco dovrà essere filtrato e otterremo il risultato seguente:

Fatte queste premesse vediamo come realizzare l’interrogazione del foglio mediante VBA (sorvolo sull’elementare creazione del form).

Anzitutto creiamo una Sub che caricherà i valori nella combobox (cmbSeleziona) e nella listbox (lbSeleziona).

Faccio notare che in questo caso la query filtra solamente i valori in base al Nome, inoltre il parametro nome può essere passato in via opzionale, permettendo quindi anche di visualizzare tutti i campi se non c’è nessun nome da filtrare.

Ricordiamoci che per poter eseguire la connessione ADO abbiamo bisogno di importare l’opportuna libreria dai riferimenti.

A questo punto completiamo il nostro codice aggiungendo:

In questo modo ad ogni modifica (change) di txtCerca, che è la textbox di ricerca in cima al form, verrà interrogato il nostro foglio per produrre un risultato.

Il medesimo metodo LoadSelect, questa volta senza argomenti, lo aggiungiamo anche all’avvio del form, per caricare il contenuto completo senza filtri.

Qui è possibile scaricare il file creato con Excel 2016.

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concurrent.futures.process.BrokenProcessPool eseguendo QuantumProgram di qiskit-sdk

Soluzione: il codice eseguito in Python deve essere protetto, o meglio “guarded”, ciò significa che il QuantumProgram deve essere eseguito dentro ad un’istruzione if __name__ == “__main__”

Compilando il programma nell’esempio nel qiskit-sdk-py si incorre nel seguente errore durante l’esecuzione:

Questo accade perché si tentano di avviare delle biforcazioni del processo originale senza aver utilizzato un idioma appropriato per il modulo. Per correggere il problema è sufficiente reimpostare il codice eseguibile in questo modo:

Ambiente di prova:

  • Version used: Python 3.6.3 (v3.6.3:2c5fed8, Oct 3 2017, 18:11:49) [MSC v.1900 64 bit (AMD64)] on win32
  • Environment name and version (e.g. Python 3.6.1): Python 3.6.3
  • Operating System and version: Microsoft Windows 10 Pro 10.0.16299 build 16299

 

Pubblicato originariamente su Github.

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Extreme Injector v3.7.3 (funzionante su Windows 10)

L’altro giorno cercavo di installare Cinematic Tools per Assassin’s Creed Unity, ma ho scoperto che nel download del sito ufficiale era incluso uno Extreme Injector non compatibile con Windows 10. Dopo un po’ di ricerca ho trovato la versione funzionante scaricabile dalla pagina ufficiale del forum MPGH.net.

Questa è l’interfaccia che dovrebbe apparire se va tutto bene.

HASH SHA256 del file (controllato con antivirus Kaspersky IS2017): 93DDA8B91586ACF53C70DFD3F512FCFF5793A9AF69E174D7E3AD67190361BCE8

Per farlo funzionare è necessario avere installato il Microsoft Visual C++.

In teoria basterebbe la versione 2017, ma per precauzione ho installato anche la 2015.

Scaricare Visual C++ Redistributable per Visual Studio 2015

Download ufficiale

Scaricare Microsoft Visual C++ Redistributable per Visual Studio 2017

Downloads | IDE, Code, & Team Foundation Server | Visual Studio

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